La nostra scuola è nata nel 1961 come sezione staccata del Liceo Scientifico “Giorgio Asproni” di Iglesias. Nei primi dieci anni di vita l’attività della scuola si è svolta inizialmente nell’attuale succursale di via Salvo d’Acquisto (allora scuola media Enrico Fermi), per proseguire negli ambienti adiacenti alla Basilica di Sant’Antioco Martire.
Nella primavera del 1971, a seguito delle continue proteste degli studenti, lo Scientifico di Sant’Antioco ha finalmente ottenuto la sua sede propria e definitiva. Tale avvenimento ha rappresentato un traguardo importante per la città e per tutto il territorio del basso Sulcis.
Fra i pionieri e i fondatori si ricorda in particolare il prof. Franco Rombi che, con grande spirito di abnegazione, assieme a Don Armeni, ha creato le basi di un liceo che oggi offre al suo bacino d’ utenza un’ampia scelta formativa.
Dal 1989, in seguito alla perdita dell’autonomia da parte dell’Isistuto Magistrale, il liceo scientifico e l’Istituto Magistrale formano un’ Istituzione Scolastica unica: LICEO SCIENTIFICO STATALE “E. LUSSU”. Dall'anno Scolastico 2020-21 il Liceo Lussu perde la sua autonomia per annessione all'Ist. Comprensivo Sant'Antioco-Calasetta formando così a livello isolano un'unica entità scolastica denominata ISTITUTO GLOBALE SANT'ANTIOCO.
Nel corso degli anni diversi Presidi si sono avvicendati nella conduzione della scuola:
F. Rombi (72-73); B. Sgrò (73-74/74-75); F. Rombi (dall’a.s. 75-76 all’a.s. 86-87); M.Potenza (87-88); G.Milia (88-89); B.Brunelli (89-90); G.P.Piras (90-91); M.L.Pusceddu (91-92); O.Annese (92-93); E.Mattiussi (93-94); G.Milia (94-95); V.Messina (95-96); A.Festa (96-97); V.Messina (97-98); G.Fanari (98-99); V.Messina (99-00); P.L.Cossu (00-01/01-02); L.Baronio (02-03); P.L.Cossu (03-04); R.Pisu (04-05/05-06); M.Murgia (06-07/07-08/08-09); T.Puggioni (09-10/10-11/11-12); R.Sardu (dall’a.s 12-13 all’a.s 18-19/); S.Vallebona (19-20); T. Meloni (20-21).
Chi era Emilio Lussu:
I componenti del Consiglio di Istituto nel 1984 intitolarono il Liceo di Sant’Antioco ad Emilio Lussu, animati dalla speranza che ciò servisse come incoraggiamento a studiare e conoscere più da vicino un uomo ed un personaggio storico così profondamente dedito alla giustizia sociale e alla libertà non solo della Sardegna.
Egli nacque ad Armungia, piccolo centro situato nel Gerrei, il 4 dicembre del 1890 e si laureò in giurisprudenza all’università di Cagliari nel 1914. Partecipò alla prima guerra mondiale come ufficiale di fanteria della “Brigata Sassari”, distinguendosi per lo straordinario coraggio, l’umanità ed il grande carisma, tanto che fu più volte decorato.
Nel 1921, insieme a Camillo Bellieni ed altri reduci, Lussu fondò il Partito Sardo d’Azione, movimento autonomista e federalista, che pose al centro della sua azione politica la “questione nazionale sarda”. Nel 1921e 1924 fu deputato e partecipò alla secessione aventiniana che fu attuata dopo il delitto Matteotti (avvenuto per mano di sicari fascisti) da tutte le forze di opposizione al fascismo, che si rifiutarono di continuare a partecipare ai lavori della Camera. Antifascista fierissimo, nell’ottobre del 1926 Lussu fu vittima nella sua casa di Cagliari di una spedizione punitiva, per sfuggire alla quale colpì a morte uno degli assalitori; fu per questo condannato al confine nell’isola di Lipari dove conobbe Carlo Rosselli e Fausto Nitti, con i quali organizzò una leggendaria fuga nel 1929 prima in Tunisia e poi a Parigi, dove entrò in contatto con altri intellettuali e politici antifascisti. Proprio a Parigi, insieme a Rosselli e Nitti, fu tra i fondatori del movimento “Giustizia e Libertà”. Prese poi parte anche alla guerra di Spagna, abbracciando la causa antifranchista. Rientrato in Italia nel 1943, fu tra i dirigenti della Resistenza nelle fila del Partito d’Azione e nel 1946 fu deputato dell’Assemblea Costituente. Senatore per tre legislature, richiamò l’attenzione del governo sulla necessità di migliorare le condizioni economiche e sociali del popolo sardo e, in particolare, difese le pur deboli prerogative concesse dallo statuto autonomista sardo. Si spense a Roma il 5 marzo del 1975.
Leader politico intransigente e leggendario combattente, avvocato e fine intellettuale, Lussu è stato autore di celebri opere narrative, fra cui ricordiamo Marcia su Roma e dintorni (scritto nel ’31, è una testimonianza diretta, amara e tagliente del decennio di ascesa della parabola fascista con un occhio di riguardo alle vicende sarde) e Un anno sull’altipiano (scritto nel ’36 e apparso per la prima volta in Francia, è una delle maggiori opere che la nostra letteratura possegga sulla Grande Guerra).